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approfondisciLa Lontra, Sirena dei fiumi
In pochi e pulitissimi fiumi del Sud Italia vive questo bellissimo e simpaticissimo animale, legato strettamente alla vita acquatica. La presenza della Lontra certifica che i torrenti e i fiumi del Pollino, sono tra i più sani e puliti in Italia. Da non confondere con il Castoro o la Nutria che sono roditori, la Lontra é un carnivoro della famiglia dei Mustelidi, la stessa della Donnola e della Faina, che si nutre sopratutto di pesci e altri animali. Avvistarla è quasi impossibile, pochissime sono le foto o i video che ritraggono lontre in libertà in Italia. Alfonso Roberto Apicella, un appassionato naturalista e fotografo ha concesso, in esclusiva per i nostri lettori, le sue foto di una bella coppia di lontre del fiume Sele in Campania, documento veramente...
approfondisciBirdwatching
Munirsi di un binocolo, un cannocchiale e una macchina fotografica e con tanta pazienza girovagare nelle campagne, lungo i fiumi, nei boschi alla ricerca di uccelli comuni o rari. Dal piccolo scricciolo al Merlo acquaiolo, dall’Albanella reale al Grifone
approfondisciCentri Storici
I centri storici dell’area del Pollino sono ricchi di opere poco conosciute e nascoste. La sedimentazione storica greca, latina e di numerosi altri popoli hanno lasciato piccole tracce nei dialetti, nelle tradizioni, nell’arte e nell’architettura. Una buona guida vi aiuterà a scoprirli. I miei percorsi li trovate descritti sulla pagina escursioni www.viaggiarenelpollino.it Se avete bisogno di una guida per escursioni adatte a adulti e bambini: Telefono 347.26.31.462 oppure a...
approfondisciAbete bianco
L’Abete bianco (Abies alba) vive, misto al faggio, in in alcune aree circoscritte formando una speciale associazione vegetale detta Faggeta-Abetina. L’Abete bianco essendo un relitto delle ultime glaciazioni, sopravvive nel sud Italia grazie al microclima delle faggete che soprattutto da giovane lo proteggono dal riverbero del sole estivo. La Faggeta-Abetina è localizzata nell’area nord-orientale del Parco, mentre esemplari sparuti si possono trovare isolati a ricordare l’antica diffusione di questa specie prima del massiccio sfruttamento delle...
approfondisciDove siamo
NON FIDATEVI DI TOM TOM ED ALTRI NAVIGATORI CHE POTREBBERO FARVI FARE LUNGHE STRADE PIENE DI CURVE Seguite esattamente le nostre indicazioni Normalmente ci vediamo a Rotonda, altrimenti fissiamo un appuntamento diverso a seconda del vostro arrivo e della destinazione da raggiungere. In mappa alcune località che spesso usiamo per incontrare i nostri...
approfondisciTradizioni
Ogni comunità ha le sue tradizioni, la sua cultura, il suo dialetto e addirittura la sua lingua e la sua...
approfondisciSalamandrina dagli occhiali
Tra gli anfibi ricordiamo la Salamandra Pezzata, il Tritone crestato, l’Ululone dal Ventre Giallo e altre specie. Ma sicuramente la Salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), un endemismo dell’Appennino meridionale, è uno degli animali più inermi e interessanti del Parco Nazionale del...
approfondisciRapaci
Affascinanti sono gli avvoltoi: nell’area orientale del Parco nidifica la specie più piccola, il Capovaccaio (Nephron percnopterus) e di recente è stato reintrodotto il Grifone (Gyps fulvus). L’Aquila reale (Aquila chrysaëtos) è il Falco pellegrino (Falco peregrinus) si possono osservare volteggiare a quote elevatissime mentre molto più comuni sono il Gheppio (Falco tinnunculus) e la Poiana (Buteo buteo) che spesso volano sui prati alla ricerca di prede, posandosi a terra, su pietre o alberi. Il Nibbio reale (Milvus milvus) dal volo elegantissimo che si riunisce in gruppi numerosi di oltre 20 individui in località con spazi molto aperti. Nei boschi più fitti ed estesi volano tra gli alberi inseguendo le prede l’Astore (Accipiter gentilis) e lo Sparviere (Accipiter nisus). Il Falco Pecchiaiolo (Pernis apivorus) lo si può vedere mentre caccia insetti rincorrendoli sui prati. Molto interessanti sono il Biancone (Circaetus gallicus), cacciatore di serpenti, che migra in Africa d’Inverno e L’Albanella Reale (Cyrcus cyaneus) di passaggio durante le migrazioni. Tra i rapaci notturni abbondano la Civetta (Athene noctua), l’Allocco (Strix aluco), il Barbagianni (Tyto alba) mentre più rari sono il Gufo comune (Asio otus) e il Gufo reale (Bubo bubo) che rendono più misteriose le foreste del Pollino con i loro lugubri versi durante la notte....
approfondisciQuerce caducifoglie
Comuni sono i boschi di Cerro (Quercus cerris) e di Roverella (Quercus pubescens) che si sviluppano tra i 400 e i 1000 m di quota. Quest’ultima punteggia i campi, anche con esemplari considerevoli, grazie alla ottima ghianda utilizzata in passato per l’alimentazione dei maiali. Tra i Boschi più interessanti di Cerro ricordiamo Bosco Magnano e Bosco Difesa. Possiamo trovare anche il Farnetto (Quercus frainetto), una quercia poco diffusa in Italia ad areale trans-Adriatico presente sulle colline del fiume Sarmento tra San Costantino Albanese, San Paolo Albanese,...
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