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Aceri

Posted by on 1 1 2014 in Il Pollino, La Flora | 0 comments

Aceri

Gli Aceri sono gli alberi che in autunno contribuiscono maggiormente a colorare di rosso il paesaggio. Molto interessante è il raro Acero di Lobelius (Acer lobelii), che diffuso unicamente nel meridione d’Italia, è po ssibile trovarlo solo all’interno delle faggete più...

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Capriolo

Posted by on 1 1 2014 in Il Pollino, La Fauna | 0 comments

Capriolo

Il Capriolo appenninico (Capreolus capreolus), presente nel versante calabrese, si sta diffondendo in modo esponenziale nel versante Lucano del Parco, ripopolando i suoi antichi territori. Capriolo Foto per gentile concessione di Alfredo Vilmer...

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Leccio

Posted by on 1 1 2014 in Il Pollino, La Flora | 0 comments

Leccio

Il Leccio (Quercus ilex) , quercia sempreverde,  forma boschi dal livello del mare fino a quote di 1000 m. In alcuni ambienti molto assolati e aridi sale di quota fino a superare i 1500, creando situazioni anomale di inversone vegetazionale con specie più montane come il faggio e altre...

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Agrifoglio

Posted by on 1 1 2014 in Il Pollino, La Flora | 0 comments

Agrifoglio

L’Agrifoglio (Ilex aquifolium) è diffuso un po’ ovunque come piccolo arbusto sottomesso da querce e faggi, presenta foglie spinose e bacche rosse. Nell’area delle rocce vulcaniche tra Timpa delle Murge, Timpa di Pietrasasso e Tumbarino questa specie si presenta con esemplari che superano i 5 metri di altezza, creando una sorta di bosco rado forse unico nell’Italia continentale. Ricordiamo che è una specie protetta anche al di fuori dell’area Parco, perché fortemente minacciata di estinzione per la raccolta selvaggia alla quale è soggetta per le ornamentazioni...

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La Fauna

Posted by on 20 10 2013 in Il Pollino | 0 comments

La Fauna

Nell’antichità Gli antichi abitanti della Grotta del Romito ci ricordano, con il graffito, la presenza del Bue selvatico o Uro 12.000 anni fa; viaggiatori nel Pollino del XXI e dei primi del XX secolo descrivono cacce al Cervo (reintrodotto nel2003) e all’Orso e addirittura citano la presenza della Lince. I toponimi Timpa dell’Orso, Orsomarso, Monte Cerviero sembrano confermare ciò che narrano tali autori, così come il dipinto della visione della Madonna delle Armi, a Cerchiara di Calabria, raffigurante anche due cacciatori e un cervo. Mammiferi Il Capriolo appenninico (Capreolus capreolus) sopravvive nella parte calabra del Parco con circa 40 di esemplari. Rappresenta insieme a quelli del Gargano e di Castelporziano (Roma) i sopravvissuti della sottospecie “Italica”, vale a dire di quella popolazione esistente nell’Italia peninsulare prima della massiccia estinzione provocata dall’antropizzazione umana e sostituita poi dai ripopolamenti con caprioli del nord Europa. In alcuni fiumi del Parco sopravvive la Lontra (Lutra lutra), della famiglia dei Mustelidi, che comprende anche Donnola, Faina, Tasso e Martora: tutte specie presenti nei boschi e nelle campagne del Parco a seconda delle loro esigenze ambientali. La presenza della Lontra è un fatto eccezionale: essa è saldamente legata agli ambienti fluviali puliti, nutrendosi soprattutto di pesci, gamberi di fiume, ed altri organismi acquatici. L’inquinamento delle acque, il bracconaggio per la pregiata pelliccia, e la pesca con uso di veleni ne hanno ridotto di molto l’aerare in Italia. Tra i predatori il più importante è sicuramente il Lupo (Canis lupus italicus), per anni braccato dall’uomo, attualmente è una specie protetta. Le aree più selvagge del Parco hanno rappresentato un importante rifugio per questa specie, sopravvissuto alla mancanza di cibo, costituito prevalentemente da cervi e caprioli, approfittando di discariche e rubando ai pastori agnelli e capretti. (Vai alla pagina dei Links, troverai un bellissimo sito dedicato al Lupo) Altri Predatori sono il rarissimo Gatto selvatico (Felis catus) e la comunissima Volpe (Vulpes vulpes), ladra di galline per necessità data la scarsità delle sue prede naturali. Notevolmente aumentata è la presenza di Cinghiali (Sus scrofa), per le reintroduzioni effettuate dalle associazioni venatorie con esemplari da allevamento, prima della chiusura della caccia. Tra i piccoli mammiferi ricordiamo il nerissimo Scoiattolo meridionale (Sciurus meridionalis), e il Driomio (Dryomys nitedula) piccolo roditore che si pensava assente sul Pollino fino a qualche anno fa, l’assonnato Ghiro (Glis glis) e gli spinosissimi Riccio (Erinaceus europaeus) e Istrice (Hystrix cristata). Errore Flickr API: Photoset not found Uccelli Sicuramente gli uccelli più affascinanti sono i Rapaci. Considerate specie protette in tutta Italia, alcune specie risentono molto dei guasti prodotti dall’uomo nel loro ambiente. Tra questi sicuramente gli avvoltoi, di cui ne sopravvive nell’area orientale del Parco la specie più piccola, il Capovaccaio (Nephron percnopterus). Questi uccelli che abitualmente si nutrono di carogne sono scomparsi per l’uso di bocconi avvelenati e per la scomparsa dei grandi erbivori dei quali eliminavano in poco tempo le carogne putrescenti. La località Toppo Vuturo (=Colle dell’avvoltoio), vicino Terranova di Pollino ce ne ricorda la storica presenza. L’Aquila reale (Aquila chrysaëtos) è la più grande specie di rapace nidificante con qualche coppia nelle balze rocciose più impervie, insieme al Falco pellegrino (Falco peregrinus) il più veloce volatore raggiungendo in picchiata i 300 Km/h, è possibile vederli volteggiare a quote elevatissime e piombare sulle prede a terra o in volo. Molto più...

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Piviere tortolino

Posted by on 20 9 2013 in La Fauna | 0 comments

Piviere tortolino

Eccezionale avvistamento di una specie diffusa come nidificante in Italia solo sui rilievi più alti dell’Appennino Centrale.

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Fossili

Posted by on 24 1 2013 in Geografia, Il Pollino | Commenti disabilitati su Fossili

Fossili

Le antichissime Rudiste (conchiglie marine)  vecchie oltre 100 milioni di anni,  l’Istioforide del Monte Alpi, un pesce lungo 2 metri, vissuto almeno 30 milioni di anni fa, i più recenti Vertebrati della Valle del Mercure (Elefanti, Ippotami, Rinoceronti) di appena 400.000 anni fa e, infine, i nostri antenati della Grotta del Romito che andavano a caccia di buoi selvatici 12.000 anni fa. Queste le principali emergenze fossili del Pollino… poi si passa alla storia ed è un altro...

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Fiumi

Posted by on 24 1 2013 in Geografia, Il Pollino | Commenti disabilitati su Fiumi

Fiumi

Il Sinni, il Mercure-Lao, il Coscile sono i più grandi dei numerosi corsi d’acqua che scorrono raccogliendo le acque del Parco Nazionale del Pollino. In generale da piccoli torrenti di montagna si trasformano in fiumare impetuose, percorrendo prima valli e gole profonde come il Raganello e il Lao. Quando la vegetazione rigogliosa, con pioppi, salici, ontani, felci, muschi, coprono le loro sponde ricordano paesaggi tropicali. Il Merlo acquaiolo, il Martin pescatore, aironi, cormorani, la Lontra, la Salamandrina dagli occhiali, la Trota sono alcuni degli ospiti più...

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Vette oltre i 2000 metri

Posted by on 24 1 2013 in Geografia, Il Pollino | Commenti disabilitati su Vette oltre i 2000 metri

Vette oltre i 2000 metri

Le vette più alte del Massiccio del Pollino sono la Serra Dolcedorme (m 2267), il Monte Pollino (m 2248), la  Serra del Prete (m 2180), la Serra delle Ciavole (m 2130), la Serra di Crispo (m...

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Vipera

Posted by on 1 1 2013 in Il Pollino, La Fauna | 0 comments

Vipera

Nel Pollino la Vipera è presente con la sottospecie dell’Hugyi (Vipera aspis hugyi). Seppur comune in tutta Italia non è così facile incontrarla. Diffidate di racconti mitologici sull’aggressività della vipera e sopratutto in caso di morso (sempre avvenimento molto raro, per noi che non andiamo più a pascolare scalzi), state calmi e chiamate il Pronto Soccorso che nell’attesa di intervenire vi consiglierà sul da farsi. La leggenda del “trepassi” la Vipera che...

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